I sindacati dei metalmeccanici hanno indetto lo sciopero di otto ore nei siti di Stellantis e di tutte le aziende per l'indotto: la scelta era già arrivata a marzo, dopo l'ennesimo atto di indifferenza da parte di Meloni e Tavares. L'evento è storico: Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e Aqcf Torino chiedono ai lavoratori e alle lavoratrici di scendere in piazza nella giornata di venerdì 12 aprile, con un corteo che partirà da Piazza Statuto a Torino alle ore 9:00.
Lo sciopero ha il fine di sensibilizzare le istituzioni locali, il governo e il sistema industriale sulla profonda crisi dell'intero settore torinese e di chiedere un impegno concreto per nuove produzioni a Torino e sostegni contro gli effetti occupazionali del processo di transizione. Questo, a maggior ragione dopo i nuovi incontri, purtroppo ancora poco fruttuosi: nonostante oggi Tavares abbia effettivamente incontrato i sindacati, non sembrano esserci speranze all'orizzonte. Ne è convinto Edi Lazzi, segretario generale di Fiom Cgil Torino: "Per noi nessuna novità, vedremo cosa diranno alle istituzioni. Ma dubito che possano dire qualcosa di diverso. A parte ribadire quel che già si sapeva, sul fatto che stanno investendo e che Mirafiori sarà centrale, nulla di nuovo su modelli e produzioni".
In poche parole, si chiede di salvaguardare e rilanciare un comparto che ha fatto la storia del capoluogo piemontese e che è decisivo anche per il futuro del settore industriale territoriale. La mobilitazione ha anche dei risvolti storici: è la prima iniziativa sindacale unitaria dopo quasi 15 anni e, soprattutto, è la prima in assoluto indetta da tutte e sei le sigle legate al comparto automobilistico e alle attività un tempo nell'orbita della Fiat.