Con quale decenza si possa accostare nello stesso documento l’immagine di un’azienda che investe “500 milioni di franchi svizzeri” a quella di un’azienda che toglie il pane di bocca a 150 famiglie? E' purtroppo questa la storia della Barry Callebaut, multinazionale del cioccolato situata a Intra (VCO), per la quale ieri sono stati annunciati licenziamenti improvvisi: una situazione che segna un altro tassello drammatico dell'ormai già avviato indebolimento socio-lavorativo della provincia.
"Frasi quali “migliorare stabilimenti e rete, affinare i processi lavorativi, elevare la qualità dei prodotti” sono uno schiaffo in faccia a tutto il mondo del lavoro se hanno come contraltare la perdita di occupazione, del relativo indotto e la perdita di potere d’acquisto delle famiglie in un territorio come il nostro che diventa sempre più fragile, azienda persa dopo azienda persa", dichiarano Attilio Fasulo, Segretario Generale della CGIL Novara e VCO e Francesco Campanati per la FLAI CGIL Novara e VCO in una nota congiunta. "Ci dispiace quindi, ma non possiamo sorridere degli investimenti che verranno fatti in Abruzzo e in Umbria se a pagarli sarà il nostro territorio: per questo motivo ci uniremo alla lotta intrapresa dalle lavoratrici e dai lavoratori della Barry Callebaut, esprimendo solidarietà e mettendo loro a disposizione tutte le competenze e i mezzi di cui la CGIL dispone, tanto nei tavoli istituzionali – che auspichiamo vengano attivati al più presto – quanto nel rapporto con i lavoratori ai quali va tutto il nostro supporto."