Il 18 ottobre, a Roma, si terrà il corteo delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici dell’automotive di tutt’Italia, nella stessa giornata in cui è stato proclamato lo sciopero generale e unitario di tutto il settore: FIOM CGIL, FIM CISL e UILM lanciano l’ultimatum per una situazione che sempre di più è al collasso, per Stellantis e per tutta la filiera della componentistica, non solo in Italia ma in tutta Europa. Le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori che scioperano sono rivolte all’attuale Governo, a cui viene chiesto di concretizzare il confronto iniziato più di un anno fa al Ministero delle Imprese e del Made in Italy: attuare un piano strategico per un settore che merita una programmaticità e investimenti immediati, senza più tentennamenti.

Proprio per questo non è più procrastinabile il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio e dell’AD di Stellantis, a cui le organizzazioni sindacali chiedono da tempo di determinare le prospettive dell’automotive nel nostro Paese per poter dare risposte concrete a lavoratrici e lavoratori. Servono risorse pubbliche vincolate a precisi impegni di tenuta occupazionale da parte delle imprese, non solo incentivi per l’acquisto; per di più, tra i tanti problemi del settore, chiediamo all’Europa e al Governo di affrontare al più presto anche quello che riguarda il costo dell’energia, che rischia di creare un ulteriore elemento di stallo.

Saranno oltre 1500 i metalmeccanici piemontesi che scenderanno in piazza a Roma con pullman e treni. “I metalmeccanici che domani andranno a Roma manifestano per rompere la solitudine in cui sono stati lasciati in questi anni. In tutto questo tempo si è delegato prima alla Fiat, poi a Fca e oggi a Stellantis il futuro dell'industria dell'automobile italiana: questa delega ha fallito”, dichiara Giorgio Airaudo, Segretario Generale CGIL Piemonte. “Sul nostro territorio abbiamo bisogno di aprire un tavolo con tutte le istituzioni, il Governo, la Regione e il Comune di Torino, per ricostruire l'auto a partire dalla difesa della componentistica e della definizione di una gigafactory: queste sono le uniche condizioni per attrarre nuovi produttori e chiedere nuovi prodotti a Stellantis. È ora che il governo si muova: lo chiederanno gli oltre 1500 metalmeccanici piemontesi che domani andranno a Roma per sfilare a nome di tutti quelli che sciopereranno.”