La CGIL Torino, insieme a tanti altri soggetti locali come ANPI, ARCI, Coordinamento Agite, Centro Studi Sereno Regis, Libera Piemonte e Fondazione Gruppo Abele, organizza e promuove la fiaccolata per la pace di questa sera, dal titolo "Fermiamo la violenza, riprendiamo in mano la pace". I soggetti aderenti hanno deciso di scendere in piazza per chiedere a gran voce la fine del conflitto israelo-palestinese e per esprimere solidarietà verso tutte le vittime.
Invitiamo la cittadinanza a partecipare a una fiaccolata, per le vie di Torino, per affermare la necessità di impegnarci tutte e tutti contro la guerra e la violenza, per la costruzione della Pace. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione. Il 7 ottobre ha segnato una radicale svolta militare, di guerra, che porterà nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. È evidente per di più il rischio imponderabile dell’allargamento del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente.
Scendiamo in piazza per chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di assumersi la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue. Chiediamo un accesso sicuro e duraturo all’acqua, al cibo, alla salute e al carburante necessario per garantire i servizi essenziali. Per questo lanciamo un appello alle associazioni, ai movimenti, alle cittadine e ai cittadini per manifestare insieme - dimostrando a chi invece vuole distruggere con la violenza, con l’aggressione, con l’occupazione e l’assedio, il diritto dell’altro - la possibilità di convivenza e di un futuro di pace e di benessere per tutto il Medio Oriente.