L'11 aprile 4 ore di sciopero generale nei settori privati: al via le iniziative territoriali di CGIL e UIL
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Dopo il percorso di mobilitazioni e scioperi intrapreso negli scorsi mesi, CGIL e UIL tornano in piazza: il primo appuntamento sarà giovedì 11 aprile, data scelta da Cgil e Uil per uno sciopero generale di quattro ore in tutti i settori privati, otto in quello dell’edilizia, con manifestazioni ed iniziative territoriali a sostegno delle comuni rivendicazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, giusta riforma fiscale, nuovo modello di fare impresa, contrasto alla precarietà e rinnovo dei contratti nazionali.
Gli obiettivi e le ragioni dello sciopero sono:
1) Zero morti sul lavoro
La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa; n Cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato;
Superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di tratta- mento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati;
Rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le as- sunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali;
Mai al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori;
Una vera patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di si- curezza;
Diritto delle lavoratrici e dei la- voratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;
Obbligo delle imprese ad appli- care i CCNL firmati dalle organiz- zazioni comparativamente più rap- presentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza; quali condi- zioni per poter accedere a finanzia- menti/incentivi pubblici.
2) Per una giusta riforma fiscale
Lavoratori dipendenti e Pensionati pagano oltre il 90% del gettito IRPEF, mentre intere categorie economiche continuano a non pa- gare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno.
La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati. Non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immo- biliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze; Questa impostazione del governo va contrastata ed invertita:
È necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente ed i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione; promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, esten- dendo la base imponibile dell’IRPEF a tutti i redditi;
Indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali; Occorre andare a prendere le risorse dove sono per finanziare sanità e istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici.
3) Per un nuovo modello sociale e di fare impresa
Vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle Imprese il valore del lavoro a partire dal rin- novo dei CONTRATTI NAZIONALI e da una legge sulla rappre- sentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pen- sioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.