A gennaio 2024, oltre un quinto dei circa 5 milioni e 300 mila residenti stranieri in Italia ha 50 anni e più: erano circa il 12% nel 2012.

Diversa la percentuale registrata nella stessa fascia d’età a Torino, dove vivono 130.600 stranieri, 30.230 (pari 23,1%) dei quali hanno più di 50 anni.

Questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca nazionale “Migranti e Anziani”, promossa da Spi Cgil e Fondazione di Vittorio, giunta alla seconda annualità, che verrà presentata giovedì 3 ottobre a Torino, alle ore 14.15 presso la sala matrimoni del Comune, in via Ignazio Giulio 22, in collaborazione con l'Assessorato al Welfare, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino.

In quell’occasione verrà presentato in anteprima il video/documentario “Migranti e Anziani: percorsi di vita e storie di immigrazione”, girato a Torino, che racconta storie di immigrazione, molto diverse tra loro.

La ricerca, attraverso 15 Focus group, realizzati a Torino, Milano, Bologna, Parma, Ancona, Pescara, Sulmona, Campobasso, Monfalcone, Prato e in numerosi contesti della Calabria ha indagato “sul campo”, l’evoluzione del fenomeno migratorio, dando voce ai “protagonisti” che in 127 sono intervenuti e hanno raccontato i propri percorsi di vita.

Si tratta di una fotografia aggiornata della realtà migratoria nel nostro Paese, con particolare riferimento alla tematica dell’invecchiamento degli stessi migranti e della domanda sociale che ne deriva.
Ne è derivato un affresco composito di storie personali e collettive che vanno dai progetti migratori che li hanno spinti in Italia, alle condizioni di accoglienza e integrazione vissute, dalla costituzione di una famiglia al lavoro, dalla ricerca di una casa fino al pensionamento e per molti alla conquista della cittadinanza italiana.
Aspetti, spesso, fortemente legati ai singoli territori oggetto di indagine che hanno fornito al sindacato e possono offrire alle Istituzioni e all’associazionismo chiavi di lettura su problemi, domande reali, potenzialità dell’immigrazione matura.

Una società che cambia, sempre di più multiculturale – afferma Claudia Carlino, Segretaria nazionale Spi Cgil - impone anche al sindacato di rivendicare giuste politiche di integrazione ai tantissimi arrivati in Italia, inseriti appieno nel contesto economico sociale e che oggi chiedono uno stato sociale che riconosca diritti e tutela tutti”.

Per Lucia Centillo, della Segreteria dello SPI CGIL Torino, “le storie di immigrazione nella nostra città si intrecciano tra generi, generazioni, punti di approdo e di partenza, culture. Siamo una comunità composita, dove i nostri genitori hanno messo le radici per il nostro futuro. Oggi, in molti casi, sono i nostri figli e le nostre figlie a partire per esperienze e progetti di vita che ritengono migliori. La ricerca dello Spi CGIL porta all'attenzione dell'organizzazione e delle istituzioni il fenomeno dell'immigrazione partendo dalle storie delle persone, con le relative opportunità e con i problemi che emergono dai loro racconti. Intendiamo farcene carico per dare risposte, valorizzare esperienze e competenze, intervenire sulle contraddizioni della nostra società multiculturale e multietnica. Con la CGIL e con le categorie sindacali, così come con il comune di Torino che ci hanno sostenuto in questa ricerca, continueremo questo percorso di rappresentanza, di inclusione e di partecipazione”.