La CGIL Piemonte, insieme alle sue categorie (FP, FLC, SPI, INCA), ha rilanciato la petizione online sul tema del TFS/TFR per i dipendenti pubblici già resa nota nei giorni scorsi sui canali della CGIL nazionale. Si tratta di un’iniziativa messa in campo con altre confederazioni (come UIL, CGS, CSE, COSMED, CIDA e CODIRP) con cui abbiamo condiviso la necessità di mobilitarci contro il sequestro delle liquidazioni dei dipendenti pubblici, erogate con modalità differitee rateali, con ritardi che possono arrivare fino a sette anni e causano ingiustizie e discriminazioni inaccettabili.
In un periodo di alta inflazione, come quello che abbiamo vissuto nell’ultimo biennio, il differimento e la dilazione del pagamento del TFS/TFR stanno determinando sempre di più un’erosione del potere d'acquisto di queste liquidazioni.
Nonostante i moniti della Corte Costituzionale, culminati nella sentenza n. 130 del 2023, che ha dichiarato la trattenuta del TFS/TFR in contrasto con il principio della giusta retribuzione sancito dall'art. 36 della Costituzione, si continuano a perpetuare trattamenti
discriminatori nei confronti dei lavoratori dipendenti del settore pubblico. Diverse le proposte di legge fin qui avanzate da tutte le forze politiche, ma sino ad oggi non si è ancora adottato alcun provvedimento concreto per risolvere questa ingiustizia.
È necessario un intervento risolutivo: non è possibile continuare a fare cassa con le risorse dei dipendenti pubblici! Per questi motivi vi invitiamo a firmare la petizione attraverso questo link: https://chng.it/7sP8sd8YM4