Dopo il successo del presidio organizzato da SLC CGIL Piemonte contro la chiusura degli uffici postali a Torino e in tutto il Piemonte, l'Assessore regionale competente ha comunicato la volontà di aprire un tavolo di confronto con la Direzione regionale di Poste Italiane, coinvolgendo tutte le parti interessate. Un primo importante risultato frutto della mobilitazione di questi giorni alla quale hanno fatto seguito ordini del giorno e interrogazioni presentate dalle diverse forze politiche nelle Circoscrizioni, Comune, Regione e Parlamento. Ribadiamo con fermezza la necessità di richiamare Poste Italiane alle proprie responsabilità.

"Non possiamo permettere che l’azienda, il cui controllo è ancora - e noi pensiamo debba rimanere - a maggioranza pubblica, operi come una realtà esclusivamente privata, che mira alla massimizzazione dei profitti con interventi di razionalizzazione che colpiscono duramente le lavoratrici e i lavoratori danneggiando il servizio pubblico e l’interesse generale", dichiara la SLC CGIL Piemonte. "L'annuncio dell’apertura del tavolo di confronto in Regione, del quale attendiamo formale convocazione, rappresenta un primo passo fondamentale per affrontare in modo concreto le criticità legate alla chiusura degli uffici postali e alla carenza di organico. Il tavolo di confronto dovrà necessariamente portare a un impegno concreto da parte di Poste Italiane a garantire la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nonché il diritto delle cittadine e dei cittadini ad un servizio postale accessibile ed efficiente. Riteniamo indispensabile che questo percorso porti a soluzioni condivise e strutturali, evitando interventi di razionalizzazione che possano penalizzare il territorio e l’interesse generale".

Concludono: "La mobilitazione non si arresta: siamo pronti a proseguire con ulteriori azioni nelle prossime settimane, per assicurare che il servizio postale continui a rispondere alle esigenze della comunità e per difendere il lavoro e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore".